I ricordi,
compresi quelle delle
atmosfere natalizie,
sono spesso legati ai
profumi e agli aromi: è
proprio la memoria
olfattiva a conservare
più a lungo il segno di fatti e
momenti del passato.
Per questo ora ci chiediamo:
che profumo ha il
Natale? Ciascuno ha
una propria memoria personale,
che può essere quella di un
dolce o di un piatto speciale
che si cucinava in famiglia per
l’occasione, o anche del vin
brulé o dei biscotti appena
sfornati: vediamo allora quali
sono le spezie più
profumate che
possiamo utilizzare in cucina
per costruire o per recuperare i
ricordi di un bel Natale… a
prova di naso.
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LO
ZENZERO
Anche se i biscotti a
forma di omino, di
casetta o di orsetto non
fanno parte delle
tradizione più tipica
del nostro Paese, i
biscottini di pan di
zenzero e decorati di
glassa da appendere
all’albero o da
inzuppare nel latte a
colazione stanno
cominciando a entrare
anche nelle nostre
consuetudini. Lo zenzero
è una radice dalla forma
irregolare e un po’
bitorzoluta, molto usata
nella cucina orientale e
dal sapore un po’
pungente: possiamo
metterlo sulla tavola di
Natale candito a
cubetti, da mangiare
come se fosse una
caramella, oppure
grattugiato o in polvere
per rendere più vivaci
biscotti e dolci, o
anche per preparare un
buon infuso digestivo,
da consumare alla fine
di un pasto molto
abbondante, o per
riscaldarci dopo un
pomeriggio sulla neve. |
LA
CANNELLA
Ha
un sapore dolce,
perfetto per i dolci
natalizi. Si acquista
sotto forma di stecche,
che si conservano a
lungo, oppure in
polvere, più pratica ma
che però perde più
rapidamente il suo
profumo. È ricca di
proprietà salutari:
contiene polifenoli, può
abbassare la pressione
sanguigna e i livelli di
zuccheri nel sangue. In
cucina si utilizza
nell’impasto di dolci e
di biscotti, oppure per
spolverizzare frutta e
creme, o addirittura sul
cappuccino caldo. Nella
cucina orientale è
utilizzata anche in
abbinamento ai cibi
salati, per un contrasto
delicato e gradevole al
palato. Il suo profumo è
inconfondibile e
delizioso. |
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L’ARANCIA
È
uno dei sapori del
Natale per eccellenza:
il succo si adopera per
ammorbidire e profumare
dolci e lievitati, la
buccia può essere
grattugiata per
aromatizzare l’impasto
dei dolci, oppure può
essere candita e poi
immersa nel cioccolato
per creare una piccola
delizia. La scorza, ma
anche il frutto intero
una volta seccato, può
creare profumate
decorazioni. |
CHIODI DI GAROFANO
Il loro intenso
profumo viene da una
sostanza chiamata
eugenolo: il mix di
profumo di agrumi e di
chiodi di garofano è uno
degli aromi natalizi per
eccellenza. Per
profumare la casa
possiamo infilarne
alcuni nella buccia di
qualche arancia,
lasciarli seccare e
appenderli all’albero di
Natale insieme alle
consuete decorazioni,
oppure utilizzarli per
centrotavola e
ghirlande. I chiodi di
garofano si utilizzano
per aromatizzare
moltissime preparazioni,
dall’arrosto alle creme,
e persino per profumare
certe bevande, dalla
sangrìa spagnola al vin
brulé. Non tutti lo
sanno, ma i chiodi di
garofano hanno anche
riconosciute proprietà
antidolorifiche, ad
esempio in caso di mal
di denti. |
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ANICE STELLATO
Viene dalla Cina e
ha una bellissima forma
a stella, come dice il
suo nome, con otto o
dieci punte legnose,
contenenti preziosi semi
oleosi marroni. Il suo
profumo ricorda un po'
quello della liquirizia
e insieme del mentolo, e
ha un sapore decisamente
intenso: attenzione
dunque alle quantità.
Per utilizzarlo in
cucina occorre far
bollire i baccelli in
acqua e poi macinarli
fino a ottenere una
polvere aromatica,
oppure si acquista già
essiccato in polvere e
si utilizza per
insaporire molti piatti,
sia dolci sia salati,
verdure comprese. È
anche salutare, grazie
alle sue proprietà
antiossidanti e
antibatteriche. Può
essere utile, per il suo
aroma persistente, anche
per scopi ornamentali,
per decorare un
centrotavola o l'albero
di Natale. |
LA
VANIGLIA
In pasticceria non è
possibile fare a meno di
questa regina delle
spezie, specie per
profumare creme e dolci.
Proviene dall’America
centrale e dall’India, e
ha un effetto rilassante
e rasserenante. Si trova
in commercio sotto forma
di polvere, oppure in
baccelli, lunghi e
sottili tanto che spesso
si parla di stecche di
vaniglia. in questo
secondo caso occorre
inciderli, prelevare i
semi interni e poi
utilizzarli nelle
preparazioni preferite. |
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NOCE MOSCATA
Un pizzico di noce
moscata grattugiata è
perfetta per insaporire
e profumare tantissimi
piatti: il suo profumo
intenso e un po’
pungente viene in primo
luogo da una sostanza
chiamata miristicina:
per fortuna in cucina ne
bastano quantità minime
per aromatizzare e
insaporire, perché la
miristicina ha effetti
allucinogeni. Una
puntina, invece,
aggiunta agli impasti o
per aromatizzare il vino
caldo, contribuisce a
creare il buon profumo
del Natale. |
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