Il Capodanno e la sua lunga storia
Il Capodanno risale
alla festa del dio romano Giano. Nel VII
secolo i pagani delle Fiandre, seguaci
dei druidi, avevano il costume di
festeggiare il passaggio al nuovo anno;
tale culto pagano venne deplorato da
Sant'Eligio, che redarguì il popolo
delle Fiandre. Nel Medioevo, molti paesi
europei usavano il calendario giuliano,
ma vi era un'ampia varietà di date che
indicavano il momento iniziale
dell'anno. Per esempio dal XII secolo
fino al 1752 in Inghilterra e in Irlanda
il capodanno si celebrava il 25 marzo
(giorno dell'Incarnazione e usato a
lungo anche a Pisa ed in seguito a
Firenze) mentre in Spagna fino
all'inizio del 1600 il cambio dell'anno
era il 25 dicembre, giorno della
Natività. In Francia fino al 1564 il
Capodanno lo si festeggiava nella
domenica di Resurrezione (Pasqua), a
Venezia era il 1° marzo mentre in
Puglia ed in Calabria lo si festeggiava
seguendo lo stile bizantino che lo
indicava al 1° settembre. Queste
diversità locali continuarono anche
dopo l'adozione del calendario
gregoriano. Solo nel 1691 papa Innocenzo
XII stabilì che l'anno dovesse
cominciare il 1° gennaio e così
l'adozione universale del calendario
gregoriano fece sì che anche la data del
1° gennaio come inizio dell'anno
divenisse comune. Durante il periodo
fascista in Italia il regime tentò, con
scarso successo, di imporre il 28
ottobre, anniversario della marcia su
Roma, come Capodanno.
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Siamo ormai
alla fine di questo anno così travagliato per tutti: la crisi
economica, il lavoro, la disoccupazione, i rincari, il
femminicidio, le nuove strategie per sopravvivere, stragi di
massa :
ognuno di
noi ha raggiunto degli obiettivi e ha tralasciato qualche
progetto, ha rivalutato o tagliato spese e rami secchi… Ci
sorprendiamo di aver superato momenti bui e affrontato vere e
proprie tempeste…eppure siamo qui. Provati e provate ma siamo
qui ancora più forti , Ora più che mai, abbiamo bisogno di
rivedere velocemente tante cose, di fare un riassunto della
propria vita, un bilancio, per sapere a che punto siamo e
raccogliere le idee. Certo saremo prese domani da mille cose, le
feste, il cenone, la spesa, il lavoro, ma prendiamoci un attimo
per noi. Ritagliamoci un piccolo spazio di tempo per cercare di
fare il punto della situazione. Questo è il primo passo. Il
resto sono piccoli gesti per lasciarci alle spalle qualcosa o
per augurarci un Sereno 2022.
Vediamo cosa fare per finire bene l’anno:
-
scrivi su un foglio o sul tuo diario ciò che hai realizzato
-
poniti degli obiettivi reali per il prossimo anno e
rileggili di tanto in tanto, poi
-
scrivi su un foglio i tuoi desideri e nascondilo in un posto
per riprenderlo solo il 31 dicembre del 2021, per
controllare
-
Fai
una bella doccia con un sacchetto realizzato da te, e
mettici dentro: qualche grano di sale, una foglia di alloro,
rosmarino e salvia e lavanda. Chiudi e usalo col tuo normale
bagnoschiuma e visualizza che tutti i dispiaceri, le
umiliazioni, i dolori, mentre finiscono nello scarico.
-
Compra un completino rosso, ma va bene anche un paio di slip
rosso. Il rosso allontana il male, le malelingue, infonde
coraggio ed energia e rimanda al mittente ogni pensiero o
azione negativa. Ecco il perché di questa usanza.
-
Allo scadere della mezzanotte, gli auguri li devi scambiare
prima con un uomo. Mi dispiace, ma è così, devi scambiarli
col sesso opposto.
-
Fai
il brindisi con bicchieri di vetro e spumante o vino, non
con acqua e né tanto meno con bicchieri di plastica e mentre
lo fai esprimi il tuo più grande desiderio.
-
Il
tuo cin cin sia allegro e senza pensieri negativi.
-
Domani sera prepara la tua cornucopia personale, mettendo in
un cestino o in una scatola o in una bottiglia un qualcosa
che rappresenti i tuoi desideri. Scuotilo ogni volta che
vuoi ricordare all’Universo di esaudire i tuoi desideri.
-
Il
primo dell’anno fai solo cose che vuoi fare tutto l’anno …
quindi niente stiro, niente cose faticose in casa, ma solo
cose piacevoli. Ricordi l’adagio? “Se lo fai il primo
dell’anno lo farai tutto l’anno!”
-
A
mezzanotte accendi una candela rossa e lasciala in un posto
sicuro e incidi su di essa tutti i simboli che rappresentano
i tuoi desideri. E se non riesci ad accenderla proprio a
mezzanotte, lo farai appena rientrata in casa.
-
A tavola. A casa o in discoteca il Capodanno passa per
la tavola e proprio a tavola si concentrano un buon numero di
portate propiziatorie. La più diffusa il cotechino con le
lenticchie: il primo è sinonimo di abbondanza, le seconde, come
tutto il cibo "in chicchi", sono tradizionalmente associate al
denaro e più in generale alla fortuna. Lo stesso vale per la
melagrana: i chicchi rossi sia per la forma sia per il colore
sono sinonimo di fortuna e ricchezza mentre, la scorza dura,
così come ha protetto il frutto fino alla sua maturazione,
porterà forza e protezione a chi la mangia. Agrumi e frutta
secca, un tempo considerati cibo sfizioso da concedersi solo
durante le feste natalizie, sono simbolo di prosperità. In
Francia è bene portarne in tavola 13 tipi diversi, da noi ne
bastano sette: noci, nocciole, arachidi, pistacchi, mandorle,
fichi, datteri. Ricchezza, quattrini e buona sorte sono, secondo
una tradizione spagnola poi diffusasi anche in Italia, legati
all'uva da mangiare però non a casaccio bensì un acino per
ognuno dei 12 rintocchi della mezzanotte.
Scatoline beneauguranti. Un antico rituale suggerisce
di donare alle persone più care la notte di capodanno una
scatolina contenente un pizzico di sale grosso (simbolo di
cibo), una moneta (simbolo di prosperità) e un pezzetto di
carbone (simbolo di calore) per allontanare lo spettro della
fame e della carestia e augurare prosperità e buona sorte.
Un'idea originale, per chi sceglie il cenone in casa, potrebbe
essere quella di prepararle come segna posto per ciascun
commensale.
Abiti in rosso. Il rosso era il colore indossato dai
romani come porta fortuna nelle festività di fine anno associate
al solstizio d'inverno. Qualcosa di nuovo, anche solo un paio di
calze, va indossato il primo gennaio.
Vischio. Protagonista dei riti propiziatori del
solstizio d'inverno, i celti lo ritenevano capace di scacciare
gli spiriti malvagi e per questo era loro abitudine appenderne
dei rametti sopra le porte e le finestre di casa per impedire
loro di entrare. Il vischio è una pianta aerea e in natura vive
in simbiosi con altre piante, la quercia soprattutto, e per
questo simboleggia amore vero, desiderio e tenacia dei
sentimenti. Il vischio era inoltre associato alla dea
anglosassone Freya, protettrice dell'amore e degli innamorati.
Fuochi e botti. Così come i falò hanno il significato
simbolico di bruciare il vecchio anno e allo stesso tempo
illuminare quello nuovo in segno di speranza.
Dire addio all'anno passato. Per buttarsi alle spalle il
vecchio anno, i malumori, le preoccupazioni e i periodi più
neri, c'è chi brucia il calendario e chi butta qualcosa di
vecchio dalla finestra. Nel Lazio si gettano via tre grossi vasi
di coccio pieni dell'acqua sporca con cui si sono lavati
pavimenti, oggetti e abiti e con essa se ne vanno tutte le
"magagne" dell'anno passato. I russi aprono la porta al
dodicesimo rintocco per far entrare l'anno nuovo.
Prevedere e ingraziarsi il futuro. In Calabria si
usava far cadere una grossa pietra sul pavimento della cucina al
rintocco della mezzanotte: nessun danno al pavimento era
sinonimo di anno fortunato, altrimenti? In Grecia il primo che
entra in casa dopo la mezzanotte deve gettare in terra una
melagrana. Nel centro Italia se una fanciulla vuole scoprire se
con l'anno nuovo arriverà anche il matrimonio dovrà gettarsi
dietro le spalle, in direzione della porta di ingresso, una
ciabatta; se questa, cadendo, avrà la punta rivolta verso la
porta lascerà la casa dei genitori altrimenti dovrà aspettare
ancora un anno. In Romania è buona cosa salutare con cortesia
tutti gli animali che si incontrano uscendo di casa dopo la
mezzanotte, facendo loro gli auguri. Attenzione anche a chi si
incontra il primo giorno dell'anno! Se in casa entrano un uomo o
una donna dai capelli scuri dopo la mezzanotte sarà sinonimo di
anno fortunato, se sono biondi guai in vista. Uscendo di casa
per la prima volta il primo giorno dell'anno avrà fortuna chi
incontrerà un vecchio o un gobbo.
Vi
abbraccio e vi auguro un Bellissimo Sereno 2024
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LE PIU' NOTE
- Indossare qualcosa di rosso: di
solito biancheria intima. Ma non è necessario che siano
slip o reggiseni. Va bene anche una maglietta, un paio
di calze, una giarrettiera... Insomma, il rosso, colore
simbolo di prosperità e fortuna (non è un caso che in
alcuni Paesi, per esempio in Cina, sia il colore delle
celebrazioni nuziali) non deve assolutamente mancare
nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio.
- Per il
cenone è d’obbligo un intimo color rosso sia per gli
uomi ni che per le donne. Gli antichi romani lo
indossavano come simbolo di sangue e guerra per
allontanare la paura. Oggi è diventato un auspicio di
fortuna per il nuovo anno.
- Indossare qualcosa di nuovo: anche
in questo caso, può trattarsi di qualsiasi cosa e spesso
il qualcosa di nuovo coincide con il qualcosa di rosso.
Il motivo è presto spiegato: si accoglie l'anno nuovo
con un spirito rinnovato, lasciandosi dietro il vecchio
che è stato.
- Appendere il vischio alla porta:
pianta sacra, considerata presso molte culture una
specie di piccolo miracolo dal momento che germoglia in
pieno inverno, il vischio sembra essere un vero e
proprio scacciaguai. Appeso sulla porta di casa,
terrebbe lontani gli spiriti maligni (qualora questi
fossero già dentro, sarà sufficiente aprire la finestra
di una stanza buia poco prima di mezzanotte per
cacciarli fuori). Il bacio sotto al vischio è il
talismano degli innamorati che così si assicurano un
altro anno intenso d'amore.
- A
mezzanotte, il bacio sotto al vischio con la persona
amata vi porterà amore per tutto l’anno. Il vischio è
una pianta benaugurale segno di fecondità sia materiale
che spirituale.
- Accendere un falò: anche i falò, da
cui l'usanza dei fuochi d'artificio, sono simboli
beneaugurali per il nuovo anno, capaci di tenere lontani
sfortune e disgrazie. Qualora questo non fosse
possibile, sarà sufficiente accendere una piccola
candela da lasciare accesa tutta la notte.
-
GETTARE LE COSE VECCHIE
In segno di cambiamento con l’arrivo del
nuovo anno è di buon augurio gettare le cose vecchie.
Potenti
talismani della fortuna sono i peperoncini
rossi: il loro effetto scaramantico è legato
al colore associato al loro fuoco interno e alla forma
appuntita capace di lacerare, smontare e distruggere il
cosiddetto “malocchio”. Alle persone più care si può
donare una scatolina contenente un pizzico
di sale grosso (simbolo di cibo)
una moneta (simbolo di prosperità)
ed un pezzetto di carbone (simbolo
di calore): è il rituale che allontana lo spettro della
fame e della carestia.
COSA MANGIARE
Anche dal punto di vista culinario,
le tradizioni di
capodanno sono piuttosto rigide e molte usanze tipiche
sfiorano comportamenti addirittura superstiziosi.
- Mangiare lenticchie: tradizione
tutta italiana secondo la quale le lenticchie, mangiate
la notte tra il 31 e il primo gennaio, assicurerebbero
un anno pieno di soldi e fortuna.
Uno dei riti più conosciuti in tutta Italia
è quello di mangiare le lenticchie la sera della vigilia.
Come auspicio di abbondanza e di ricchezza. Infatti, le
lenticchie, con la loro forma tonda e appiattita
ricordano le monete e perciò sulla tavola di Capodanno
non possono mancare come auspicio di fortuna e ricchezza
nell’anno che sta per iniziare. Ogni chicco di
lenticchia corrisponde a una moneta, quindi più se ne
mangiano più soldi arriveranno.
- Mangiare cotechino e zampone:
il
maiale, simbolo di prosperità e ricchezza, viene ben
rappresentato da questi due alimenti tipici della
tradizione italiana, per garantire abbondanza e
prosperità.
- Mangiare 12 chicchi d'uva: dalla
Spagna, un'usanza che sta prendendo piede anche qui in
Italia, quella di mangiare 12 chicchi d'uva nei 12
secondi che precedono la mezzanotte.E a ogni chicco
visualizzare il desiderio ....
-
Secondo alcune tradizioni, ogni acino d’uva rappresenta
un mese diverso, quindi se, per esempio, il terzo chicco
d’uva è un po’ acido, marzo potrebbe essere un mese
complicato. In Spagna il rito portafortuna per l’anno
che inizia prevede che si mangino 12 chicchi d’uva al
ritmo dei dodici rintocchi delle campane a mezzanotte,
chi riesce a mangiarli seguendo i rintocchi avrà soldi e
fortuna.
- Anche in questo
caso il motivo è subito dichiarato: assicurarsi fortuna,
abbondanza, ricchezza e prosperità.
- Mangiare fichi secchi e datteri:
usanza questa che si fa risalire addirittura agli
antichi Romani nella speranza che l'anno nuovo si porti
dietro dolcezza e vita.
- I
CHICCHI DI MELAGRANA
La mitologia greca narra che il melograno
sia una pianta sacra per Giunone e per Venere. Simbolo
di fertilità e ricchezza, i suoi gustosi “grani” rossi
oggi in cucina possono essere impiegati in numerosi modi.
INFINE....
-
La mattina del primo gennaio, porta fortuna
incontrare come prima persona una di sesso opposto al
proprio.
-
incontrare un vecchio o un gobbo è di buon augurio;
incontrare un bambino o un prete, invece, si avrà
disgrazia. La ragione di queste credenze è nel principio
dell’analogia: il vecchio vuol dire che si vivrà a
lungo; il gobbo porta bene sempre, tanto più nel giorno
in cui tutte le forze hanno il massimo potere
-
Ciò che si fa a capodanno, si fa tutto l'anno
E su questo motto, un augurio di buon anno a tutti,
all'insegna della felicità e della fortuna.
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Auguri di Cuore! Buon Anno Nuovo!
Anno nuovo,
vecchia annata,
l'uno viene,
l'altra va.
Mezzanotte è
rintoccata:
anno nuovo,
eccoti qua.
Anno bambino che
vieni
in questa notte
serena,
di gioia i tuoi
giorni sian pieni,
senza dolore né
pena.
Porta i pesci ai
pescatori,
buon raccolto ai
contadini,
i leoni ai
domatori
e i giocattoli ai
bambini.
Porta i treni ai
ferrovieri,
il lavoro agli
operai,
la farina ai
panettieri
e che il pane non manchi mai.
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Poesie anno nuovo
di Gianni
Rodari
O anno nuovo, che
vieni a cambiare
il calendario
sulla parete, ci porti sorprese dolci o amare?
Vecchie pene o
novità liete?
Dodici mesi vi ho
portati, nuovi di fabbrica, ancora imballati;.
trecento e passa
giorni ho qui, per ogni domenica il suo lunedì;
controllate, per
favore:
ogni giorno ha ventiquattr'ore.
Saranno tutte ore
serene se voi saprete usarle bene.
Vi porto la neve:
sarà un bel gioco se ognuno avrà la sua parte di fuoco.
Saranno una festa
le quattro stagioni
se ognuno avrà la sua parte
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Filastrocca
canterina
che nel nuovo anno cammina
BUON 2024
Se tu chiedi:
Come andrà?
Ti rispondon:
E chi lo sa!
Di quest’anno nuovo entrante non ti sanno dire niente;
Ed allora che si fa se nessuno niente sa?
Su comincia dal concerto che ti suona dentro al petto!
Su comincia da un sorriso che ti porta in paradiso!
Su comincia dal concreto quel che hai nel consueto!
Il doman buon pro ti faccia ma tu inizia a farne breccia vola oltre
la corteccia.
Se al futuro non protendi poi perché le mani stendi?
Ed allora sai che dico, noi faremm come l’uomo antico:
Che del niente fece tesoro e così il doman colmò d’oro.
Si gentile a tutto tondo e quest’anno nel tuo cuore trova spazio per
il mondo
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