13 dicembre "Santa Lucia"

S. Lucia, conservaci la Fede,
ispiraci purezza nei costumi,
sostienici nella lotta e nelle tribolazioni,
donaci la pace.

 

Preghiera

O Santa, che dalla luce hai nome, a Te piena di fiducia ricorriamo affinchè ne impetri una luce sacra, che ci renda santi, per non camminare nelle vie del peccato e per non rimanere avvolti nelle tenebre dell'errore.
Imploriamo altresì, per tua intercessione, il mantenimento della luce negli occhi con una grazia abbondante per usarli sempre secondo il divino beneplacito, senza alcun detrimento dell'anima.
Fa, o S. Lucia, che dopo averti venerata e ringraziata, per il tuo efficace patrocinio, su questa terra, arriviamo finalmente a godere con Te in paradiso della luce eterna del divino Agnello, il tuo dolce sposo Gesù.

Amen

Preghiera

O gloriosa Santa Lucia, che alla professione della fede, associasti la gloria del martirio, ottienici di professare apertamente le verità del Vangelo e di camminare con fedeltà secondo gli insegnamenti del Salvatore.
O Vergine Siracusana, sii luce alla nostra vita e modello di ogni nostra azione, cosicché, dopo averTi imitato qui in terra, possiamo, assieme a Te godere della visione del Signore.

Amen

Papa Giovanni XXIII

Il giorno di Santa Lucia, chiamato anche Festa di Santa Lucia, è una festa cristiana

 osservata il 13 dicembre; questa ricorrenza ricorda Lucia di Siracusa, vergine martire dell'inizio del IV secolo sotto la persecuzione di Diocleziano, che secondo la leggenda portò cibo e aiuti ai cristiani nascosti nelle catacombe romane, portando sul capo una corona a lume di candela in modo da illuminare il suo cammino e lasciare le sue mani libere per portare quanto più cibo possibile. La sua festa coincideva con il solstizio d'inverno, il giorno più corto dell'anno prima delle riforme del calendario. Rientrando nel periodo chiamato Avvento, il giorno di Santa Lucia è visto come un precursore del periodo natalizio, indicando l'arrivo della Luce di Cristo nel calendario il giorno di Natale.

La festa di Santa Lucia viene celebrata in Sicilia, in particolare a Siracusa, e oltre lo stretto a Crotone, Napoli (nel borgo Santa Lucia), Siena, Venezia (il suo corpo è conservato da diversi secoli nella città lagunare, dal 1863 nel santuario di Lucia situato a campo San Geremia), Bergamo, Brescia, Verona e Mantova. La devozione verso la Santa è diffusa in altre città e nelle rispettive province del Nord Italia:  espandendosi anche all'estero, in particolare in Scandinavia dove sono lunghi e oscuri gli inverni e quello del 13 dicembre è un giorno di festa importante. Lì la santa aretusea è rappresentata come una donna in abito bianco (colore della purezza del battesimo), con una fascia rossa (colore del sangue del suo martirio) e con una corona di candele sulla sua testa. Nella terra scandinava, precisamente in Norvegia, in Svezia e nelle regioni di lingua svedese della Finlandia, si cantano canzoni a tema e le ragazze, vestite da Santa Lucia, portano in processione biscotti e panini allo zafferano, come metafora del "portare la luce del Cristianesimo attraverso le tenebre del mondo. Sia i protestanti che i cattolici partecipano a queste processioni, e i ragazzi impersonano di solito altre figure legate al Natale, come Santo Stefano. Si dice che celebrare compuntamente la giornata di Santa Lucia aiuterà a vivere le lunghe giornate invernali con sufficiente luce. In Argentina, dove si trova una delle più grandi se non la più grande comunità siracusana nel mondo (soprattutto tra Buenos Aires e Mar del Plata), i festeggiamenti sono molto simili a quelli di Siracusa. Inoltre, nelle coste della Dalmazia e dell'Ungheria, una tradizione popolare nel giorno di Santa Lucia prevede di piantare chicchi di grano: questi rappresentano la Natività, e nel giorno di Natale saranno già alti.

si festeggia la protettrice della vista, il cui culto è legato al Natale

STORIA E LEGGENDA DI SANTA LUCIA

 

Lucia nacque a Siracusa fra il 280 e il 290 dopo Cristo.

Il suo nome vuol dire luce, dal latino Lux, nome destinato all’epoca ai bambini nati alle prime luci dell’alba.
Secondo il racconto popolare Lucia era una nobile fanciulla siracusana, promessa sposa fin da piccolissima ad un giovane concittadino patrizio di credo pagano.
Rimasta precocemente orfana del padre, fu cresciuta dalla sola madre Eutichia, donna buona ed altruista, che la educò all’amore verso i più poveri e bisognosi.
La donna, portava con sé Lucia anche quando aiutava i Cristiani.
La leggenda racconta che la madre, quando Lucia aveva 19 anni, si ammalò di un flusso emorragico che la indeboliva progressivamente. Vedendo che la situazione peggiorava, Lucia, dopo aver ascoltato il racconto del brano del Vangelo nel quale si descrive la guarigione di una donna ammalata come la madre, grazie al tocco del manto di Gesù, convinse la madre a recarsi in pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata.
Lucia pensava che dopo aver toccato la tomba della Santa, la madre sarebbe guarita proprio come la donna del vangelo!
La leggenda narra che giunta al luogo sacro il 5 febbraio del 304, immediatamente dopo aver toccato il sepolcro, Lucia fu subito colta da un’insolita stanchezza e si assopì sognando Sant’Agata.
Nella visione la Santa che, la salutò chiamandola con l’appellativo di “sorella Vergine in Cristo”, le profetizzò la sua futura Santità e rivelò che lei stessa, per la sua forte fede, aveva già intercesso per la guarigione della mamma.
Risvegliata, appurando la reale guarigione della madre decise di consacrare ufficialmente la propria esistenza a Cristo.
Tornata a Siracusa, la giovane convinse la madre a desistere dai progetti matrimoniali e a distribuire ai poveri la parte del patrimonio della famiglia a lei destinato per la sua dote e si dedico assiduamente all’aiuto ai Cristiani che a causa delle persecuzioni di Diocleziano erano costretti a nascondersi nelle catacombe di Siracusa.
Racconta la leggenda che per poter vedere all’interno delle catacombe ed avere le mani libere, al fine di aiutare i bisognosi, usava portare legata in testa una lampada accesa.
Quando il promesso sposo venne a conoscenza della scelta di Lucia, probabilmente
offeso da tale gesto e indispettito, la denunziò al Prefetto Pascasio accusandola di cristianesimo. Erano quelli gli ultimi anni della feroci persecuzioni di Diocleziano verso i cristiani e un accusa del genere si traduceva quasi sempre in una condanna a morte.
Al di là di ogni leggenda, certo è che, la scelta fatta da Lucia si scontrava con le tradizioni del tempo: lei era la promessa sposa di una persona importante e, in quell’epoca, non erano sicuramente le donne che potevano annullare i contratti di matrimonio.
Lucia venne subito arrestata e condotta dinanzi alla massima autorità.
Durante il processo, il Prefetto le ordinò di dimostrare di non essere cristiana facendo sacrificio agli idoli, ma la giovane non cedette e rispose con fermezza a tutte le accuse.
Neanche dopo le minacce di torture atroci e violenze, che l’avrebbero resa comunque peccatrice, Lucia si lasciò intimidire e diede una risposta che rimase famosa: " non c’è peccato, se non c’è la volontà di peccare.”

Il prefetto Pascasio, il quale non voleva vedere i segni straordinari che attraverso di lei Dio stava mostrando anche con le risposte ferme e decise date dalla fanciulla, comunque indispettito, essendo lei di stirpe nobile, non la condanno subito a morte ma, per punirla di avere rifiutato il suo promesso sposo, la condannò alla prostituzione e ordinò che fosse trascinata in un postribolo, dove avrebbe subito umiliazioni e violenza continua.
La leggenda narra che si compi il prodigio dell’irremovibilità. Il corpo esile della ragazza divenne immobile e pesante come una roccia e, per quanto i soldati si adoperassero per trascinarla via, i loro sforzi furono inutili anche quando la legarono con delle funi alle mani e ai piedi e tutti insieme presero a tirare. Provarono allora a trascinarla con un paio di buoi ma nessuna forza la riuscì a smuovere.
Dopo tanti altri supplizi, compreso la resina, olio bollente e il rogo, che non ebbe presa ne sulle vesti ne sul corpo di Lucia, venne condannata alla morte per decapitazione e così la spada di un soldato pose fine alla vita terrena della fanciulla. La ragazza prima di morire profetizzò la caduta dell’impero di Diocleziano e la pace per la Chiesa con la fine delle persecuzioni.
Lucia fu subito sepolta a Siracusa dalla madre, vicino il luogo del suo martirio, dove oggi sorge il Santuario di Santa Lucia al Sepolcro.
Il 13 Dicembre divenne il giorno a lei dedicato ma non è certo che coincida con la data del suo martirio.
Fino al 1582, anno in cui entrò in vigore il calendario gregoriano che spostò la data del solstizio al 21 Dicembre, era ritenuto il giorno più corto e buio dell’anno.

Il martirio e la morte di Lucia, risultano in alcune testimonianze scritte tra le quali il "Acta Martyrum", fascicolo dove sono raccolti i verbali e rapporti ufficiali dei processi dei primi martiri cristiani che si conclusero con la condanna a morte.
Nel 878, per preservarle dall’invasione dei Saraceni, le sue spoglie mortali furono spostate in un luogo segreto. Furono ritrovate, inspiegabilmente, a Costantinopoli 1039 e portate, durante l’ultima Crociata, a Venezia nel 1205 per ordine del Doge Enrico Dandolo.
Dopo alcuni spostamenti interni alla città di Venezia, dal 1925 il suo corpo è custodito nella chiesa di San Geremia a lei Santuario dedicato.

 

Il testo della canzone °Santa Lucia°

Sul mare luccica, l'astro d'argento.
Placida è l'onda, prospero è il vento.
Venite all'agile barchetta mia!
Santa Lucia, Santa Lucia

Con questo zeffiro così soave,
oh! com'è bello star sulla nave!
Su passaggieri venite via!
Santa Lucia, Santa Lucia.

In' fra le tende bandir la cena,
in una sera così serena.
Chi non dimanda, chi non desia;
Santa Lucia! Santa Lucia!

Mare si' placido, vento si' caro,
scordar fa i triboli al marinaro.
E va gridando con allegria:
Santa Lucia! Santa Lucia!

O dolce Napoli, o suol beato,
ove sorridere, dove il creato.
Tu sei l'impero dell'armonia,
Santa Lucia, Santa Lucia!

Or che tardate, bella è la sera.
Spira un auretta fresca e leggera.
Venite all'agile barchetta mia!
Santa Lucia, Santa Lucia.